Un gruppo di ricercatori italiani ha eseguito uno studio per valutare la relazione fra svolgere turni di lavoro notturni e sviluppo di noduli della tiroide. I risultati hanno indicato che, nei turnisti, aumenta il rischio di noduli.
Per ritmo circadiano si intende la variazione delle funzioni dei sistemi e degli apparati che costituiscono l’organismo nel corso delle 24 ore. La regolazione di tale ritmo dipende da un “orologio” centrale, posto nell’ipotalamo, che, a sua volta, regola vari orologi periferici. Abitudini e comportamenti che interferiscono cronicamente con il ritmo circadiano, come ad esempio lo svolgere turni di lavoro di notte, hanno effetti negativi a lungo termine sulla salute e aumentano il rischio di malattie come: obesità, diabete di tipo 2 e cancro. Fra gli effetti negativi dell’interruzione del ritmo circadiano, c’è la modificazione della secrezione del TSH che cambia le fluttuazioni della produzione degli ormoni della tiroide. Rizza e colleghi hanno puntato la loro attenzione su questo particolare aspetto, per valutare l’effetto del lavoro con turni notturni sul rischio di presentare noduli della tiroide. Sono stati analizzati i dati di 299 lavoratori di un Ospedale, che si sono sottoposti a controlli medici nel Centro di Medicina del Lavoro di riferimento. La casistica è stata divisa in due gruppi, in base agli orari di lavoro: 160 soggetti svolgevano anche turni notturni, mentre 139 lavoravano solo di giorno. Tutti sono stati sottoposti a valutazioni relative alle caratteristiche fisiche, all’aspetto ecografico della tiroide e agli esami di laboratorio utili a diagnosticare malattie tiroidee. Rispetto a chi lavorava solo di giorno, le persone che, a rotazione, svolgevano turni notturni, erano più frequentemente di sesso maschile, più anziani, mentre avevano concentrazioni nel sangue simili di TSH, FT4 e FT3 e di anticorpi antiperossidasi. Per quanto riguarda i riscontri ecografici, chi lavorava anche di notte aveva una probabilità significativamente maggiore di presentare noduli della tiroide.
Nelle conclusioni, gli autori hanno segnalato che i risultati del loro studio hanno dimostrato una relazione fra svolgimento di turni di lavoro notturni e sviluppo di noduli della tiroide. Essi hanno aggiunto che l’esecuzione della stessa valutazione su una casistica più ampia dovrà confermare queste evidenze.
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