Un gruppo di specialisti statunitensi ha valutato il decorso clinico e i fattori di rischio di sviluppo di ipotiroidismo successivo a lobectomia della tiroide in soggetti pediatrici. I risultati hanno indicato la necessità di attenti controlli, per pianificare un’adeguata somministrazione di levotiroxina.
La lobectomia tiroidea, vale a dire l’asportazione di uno solo dei due lobi della ghiandola, diminuisce i rischi di complicanze successive all’intervento e può ridurre la necessità di somministrare levotiroxina, rispetto all’asportazione completa della tiroide. Baran e colleghi hanno eseguito uno studio che ha avuto l’obiettivo di valutare il decorso clinico post-operatorio e di definire i fattori che aumentano il rischio di sviluppo di ipotiroidismo, dopo la lobectomia tiroidea, per orientare al meglio la gestione clinica e per ottimizzare le informazioni da dare ai malati. Sono stati rivisti i casi di 110 soggetti sottoposti a lobectomia tiroidea tra il 2008 e il 2020 nell’Ospedale dei Bambini di Filadelfia (USA). Sono stati raccolti dati clinici e di laboratorio relativi ai quadri precedenti e successivi all’intervento chirurgico. Circa il 28.2% (31/110) dei soggetti ha sviluppato un ipotiroidismo dopo la lobectomia, che è stato confermato misurando la concentrazione nel sangue del TSH. Del sopra citato 28%, un 24.5% (27/110) è consistito in ipotiroidismo subclinico (TSH >4.5 e <10.0 mIU/L) e un 3.6% (4/110) in ipotiroidismo clinicamente manifesto (TSH >10.0 mIU/L). La somministrazione di levotiroxina è stata iniziata nel 12.7% dei casi operati. La maggior parte dei malati (81.6%; 84/103) ha recuperato una condizione di eutiroidismo entro i 12 mesi successivi all’intervento. Escludendo i soggetti con noduli autonomi della tiroide, il valore mediano della concentrazione nel sangue del TSH era di 1.09 (IQR=0.70-1.77) mIU/L e 1.80 (IQR=1.02-2.68) mIU/L, rispettivamente nei casi di eutiroidismo e ipotiroidismo. La regressione logistica multivariata ha confermato l’associazione tra l’aumento del TSH precedente all’intervento chirurgico e lo sviluppo di ipotiroidismo dopo la lobectomia: rapporto di probabilità 1.8; intervallo di confidenza al 95% 1.08-3.13; p=0.024. Fra i soggetti sottoposti a lobectomia della tiroide che hanno presentato un ipotiroidismo post-operatorio, il 38.7% (12/31) aveva una diagnosi pre-operatoria di nodulo autonomo della tiroide.
Nelle conclusioni gli autori hanno raccomandato di valutare, nei soggetti pediatrici sottoposti a lobectomia della tiroide, la necessità di somministrare levotiroxina. Questa terapia può essere richiesta se le concentrazioni di TSH nel sangue rimangono elevate dopo l’intervento, specialmente se si osserva una tendenza al rialzo di questa variabile o se il suo valore supera le 10 mIU/L. Il riscontro di un TSH pre-operatorio soppresso è un fattore di rischio indipendente per lo sviluppo dell’ipotiroidismo dopo la lobectomia.