È noto che la sclerosi multipla può causare, in chi ne soffre, un peggioramento delle funzioni cognitive. Uno studio italiano ha voluto approfondire meglio questo aspetto nei bambini e negli adolescenti con sclerosi multipla.
L’analisi ha coinvolto 48 bambini e adolescenti con sclerosi multipla, che avevano già preso parte a uno studio precedente, e che sono stati seguiti per un periodo di circa 5 anni. Durante questo periodo ai giovani malati sono stati proposti dei questionari specificatamente studiati per valutare le funzioni cognitive. I risultati sono stati confrontati con quelli di 46 bambini e adolescenti con caratteristiche simili, ma che non avevano la sclerosi multipla.
In particolare, questi questionari permettevano di valutare diverse componenti delle funzioni cognitive, come ad esempio l’attenzione, la memoria e il linguaggio.
I risultati hanno mostrato che, nei 5 anni di osservazione, il 56% dei malati aveva un peggioramento delle funzioni cognitive, nel 25% dei casi si è notato un miglioramento, mentre nel 18,8% non ci sono state variazioni.
I bambini e gli adolescenti sono particolarmente a rischio di un peggioramento delle funzioni cognitive dovuto alla sclerosi multipla, dato che la malattia si presenta in una fase della vita in cui il cervello e le sue funzioni si sviluppano ed evolvono. D’altra parte, proprio per questo motivo, si possono attivare dei meccanismi che “compensano” i danni provocati al cervello dalla sclerosi multipla e permettono il recupero di certe funzioni e tali fenomeni sono probabilmente all’origine dei miglioramenti registrati nello studio.
Perciò sono necessari studi condotti specificatamente in questa fascia di età. Comprendere meglio tali aspetti infatti può aiutare a individuare trattamenti più efficaci e tecniche di riabilitazione più mirate.