In inglese si indica con Secondary Progressive Multiple Sclerosis, da cui l’acronimo SPMS. Deve la sua definizione al fatto che abitualmente presenta come evoluzione di una forma che “primariamente” era recidivante remittente. Quello che si osserva nella pratica clinica è che alcune persone con SMRR, da un certo momento in poi, presentano segni, sintomi e lesioni rilevate alla risonanza magnetica che si mantengono o peggiorano nel tempo, senza che ci siano più veri e propri periodi di remissione. Nella sclerosi multipla secondariamente progressiva si osservano comunque fasi di attività più intensa della malattia, nelle quali il peggioramento è evidente e si rilevano nuove lesioni alla risonanza magnetica, e altre di non attività, nelle quali l’andamento è stabilizzato. Inoltre, a prescindere dal livello di attività, ci può essere o meno una progressione della disabilità. Nel grafico è esemplificato un andamento nel tempo della SMSP, come evoluzione di una SMRR. La differenza principale, rispetto al grafico della SMRR, è che c’è un maggiore accumulo di disabilità nel tempo.
L’andamento illustrato è puramente indicativo, in quanto l’alternanza fra periodi di attività e stabilità senza attività e fra fasi di progressione e non progressione cambia da un malato all’altro. D’altra parte, quello che non è stato ancora definito è come si accumula la disabilità, se solo per la mancata risoluzione delle disfunzioni manifestatesi nelle fasi di attività o anche perché il danno si diffonde progressivamente nel sistema nervoso, a prescindere dalle recidive.
Tommaso Sacco
Vedere anche in Forme di Sclerosi Multipla
- Le forme rispetto al livello di definizione della diagnosi
- Le forme rispetto all’andamento nel tempo
Fonti
- http://www.nationalmssociety.org/What-is-MS/Types-of-MS
- https://www.mssociety.org.uk/what-is-ms/types-of-ms
- https://msra.org.au/glossary/t1-t2-lesions/
- http://www.aism.it/index.aspx?codpage=tipi_sm
- FD Lublin. New Multiple Sclerosis Phenotypic Classification. Eur Neurol 2014;72(suppl 1):1–5.
- X Montalban e coll. Ocrelizumab versus placebo in primary progressive multiple sclerosis. N Engl J Med 2017; 376: 209–220.