La relazione fra peso e sclerosi multipla è complessa. Alcune linee di ricerca hanno dimostrato che l’obesità favorisce la comparsa della sclerosi multipla, soprattutto se associata a precedenti infezioni da virus di Epstein Barr o alla presenza di mutazioni del gene HLA che predispongono allo sviluppo della malattia. Sono state raccolte evidenze circa un effetto dell’obesità nel favorire l’evoluzione della forma recidivante remittente in quella secondariamente progressiva dei fumatori. L’effetto negativo dell’eccesso di peso sullo sviluppo o sull’andamento della sclerosi multipla dipenderebbe dal fatto che il sovrappeso, e soprattutto l’obesità, inducono uno stato infiammatorio cronico che peggiorerebbe l’infiammazione della sclerosi multipla. D’altra parte, il fatto che l’eccesso di peso eserciti la sua influenza in concomitanza con infezioni virali e fumo, fa pensare che da solo esso abbia un impatto limitato. Soprattutto negli stadi più avanzati della sclerosi multipla si possono rilevare anche condizioni di sottopeso e di malnutrizione, che peggiorano lo stato generale del malato. In questi casi è necessario fare riferimento a un dietologo che concordi con malato e caregiver un protocollo di alimentazione personalizzato, eventualmente integrato con supplementi che compensino le carenze.
Nella sezione Alimentazione, nutraceutici e integratori nella sclerosi multipla troverete anche:
- Infiammazione e radicali liberi
- Come si studia la relazione fra componenti della dieta e sclerosi multipla
- Elementi e alimenti con un possibile effetto positivo
- Elementi e alimenti con un possibile effetto negativo
- Componenti della dieta e microbiota
- Eccesso e carenza di peso
- Domande e risposte
- Bibliografia
Sezione a cura del Prof. Vincenzo Brescia Morra, Professore di Neurologia e Direttore del Centro per la Sclerosi Multipla presso la Clinica Neurologica dell’Università “Federico II” di Napoli