Nella cura del cancro metastatico del colon-retto si sono diffusi sempre di più i trattamenti con farmaci a bersaglio molecolare, ma mancano dati sulla gestione nella pratica clinica dei soggetti più avanti in età. Uno studio francese si è proposto di colmare questa lacuna.
Gouverneur e colleghi hanno eseguito una ricerca per analizzare le cure di prima linea somministrate agli adulti più avanti in età con cancro metastatico del colon-retto e per valutare i fattori associati con la scelta dei trattamenti e la sopravvivenza rispetto a tali scelte. Fra il 2009 e il 2013 è stata identificata una casistica di persone di età maggiore o uguale a 65 anni estraendo i dati dall’archivio del sistema sanitario nazionale francese. Gli approcci di cura considerati sono stati: trattamenti con uno o più farmaci anti-tumorali rispetto alla migliore terapia di supporto. Riguardo ai trattamenti, si è fatta una distinzione fra quelli basati sui soli farmaci chemioterapici tradizionali e quelli che hanno associato chemioterapici e farmaci a bersaglio molecolare. È stata applicata una specifica analisi statistica per incrociare i dati raccolti. Sono stati presi in esame 503 malati con età media 78 anni, per il 54% di sesso maschile. Di essi, 229 (59%) avevano ricevuto farmaci per la cura del tumore. Nell’ambito di questo gruppo, solo 131 erano stati curati anche con farmaci a bersaglio molecolare. Tale numero corrisponde al 44% dei malati che ha ricevuto una cura contro il tumore e al 26% del totale dei casi. I fattori associati con una probabilità minore di prescrizione di farmaci anti-tumorali sono stati: età maggiore o uguale a 75 anni, storia pregressa di altre neoplasie, metastasi ai linfonodi e metastasi in una singola localizzazione. La somministrazione di qualsiasi tipo di farmaco anti-tumorale si è associata ad una minore probabilità di decesso, anche se non si è rilevata una relazione statisticamente significativa con l’impiego dei farmaci a bersaglio molecolare.
Nelle conclusioni, gli autori hanno sottolineato che l’impiego dei farmaci anti-tumorali nelle persone più avanti in età va definito con criteri più precisi per evitare che esse non vengano trattate adeguatamente. Il beneficio relativo all’uso dei farmaci a bersaglio molecolare in questa casistica non è stato confermato nella presente ricerca, anche per la ridotta percentuale di soggetti che avevano ricevuto tali cure. Si dovrà quindi valutare questo specifico aspetto in una casistica più ampia.