Uno studio eseguito negli Stati Uniti ha valutato i fattori che influenzano la prescrizione dello screening oncologico da parte dei Medici di Base. I risultati hanno indicato che i Sanitari ai quali capitano casi di cancri del colon-retto e della mammella tendono a prescrivere più spesso esami per l’individuazione dei tumori.
Gli esami per lo screening dei tumori del colon-retto e della mammella sono spesso gestiti direttamente dai sistemi sanitari delle Regioni. Quando ciò non succede è importante che a prescriverli sia il Medico di Medicina Generale. Inoltre i suoi consigli possono favorire l’adesione agli screening regionali da parte degli assistiti. Le esperienze di qualsiasi medico possono influenzare le sue scelte, ma non ci sono dati che indichino quali esperienze favoriscano la prescrizione per lo screening delle neoplasie. Wang e colleghi hanno eseguito uno studio nel quale hanno verificato se Medici di Base, che avevano avuto di recente tra i loro assistiti diagnosi di tumori della mammella o del colon-retto, cambiavano in qualche modo la frequenza di prescrizione degli screening oncologici. Si è fatto riferimento a dati raccolti fra il 2009 e il 2015 in due Stati degli Stati Uniti, New Hampshire e Maine. L’analisi delle informazioni disponibili è stata fatta fra il giugno 2020 e il maggio 2022. La frequenza degli screening per tumori del colon-retto o della mammella è stata la variabile principale valutata. Hanno partecipato alla ricerca 3158 Medici di Base (1819 maschi; 57.6%), che seguivano complessivamente 1.920.189 assistiti (1.037.408 di sesso femminile; 55.9%), che avevano un’età media di 41 ± 21.9 anni e un intervallo di età di 18-64 anni. Durante il periodo di osservazione, 370 Medici hanno avuto, tra i loro assistiti, almeno un caso con una nuova diagnosi di cancro del colon-retto e 898 almeno un soggetto con una nuova diagnosi di tumore della mammella. In precedenza, 68.837 femmine (37.3% di quelle visitate dai Medici) erano state sottoposte a uno screening per la neoplasia della mammella entro un anno dalla visita. Lo stesso era successo a 13.137 assistiti di ambo i sessi (10.1% di quelli visitati) sottoposti a screening del colon-retto. Per ambedue i tipi di tumore, dopo che i Medici avevano avuto casi di cancro fra i loro assistiti, si è osservato un rapido e marcato aumento delle prescrizioni degli screening. In particolare, la frequenza di quello del colon-retto è aumentata di 1.3% punti percentuali (intervallo di confidenza al 95% 0.3-2.2 punti percentuali; p=0.01). La frequenza degli screening per il tumore della mammella è aumentata di 4.5 punti percentuali (intervallo di confidenza al 95% 3.0-6.1 punti percentuali; p=0.001). Il maggior aumento di frequenza per le prescrizioni degli screening ha riguardato i Medici di sesso maschile (3.1 punti percentuali; intervallo di confidenza al 95% 0.4-5.8 punti percentuali; p=0.03). Nelle conclusioni gli autori hanno evidenziato l’importante aumento della frequenza di screening per i tumori correlata al recente riscontro di cancri della mammella e del colon-retto da parte dei Medici di Medicina Generale tra i loro assistiti.