L’American Gastroenterological Association (Associazione Americana della Gastroenterologia) ha pubblicato una serie di raccomandazioni riguardo all’utilizzo di farmaci e di altri prodotti per la prevenzione del cancro del colon-retto. Esse fanno chiarezza sugli approcci che hanno dimostrato di essere efficaci.
Nell’introduzione del documento si evidenzia che il cancro del colon-retto è tutt’ora la seconda causa di decesso per tumore negli Stati Uniti, nonostante la frequenza della neoplasia e la mortalità a essa correlata siano andate declinando dagli anni ’80 in poi. Questo andamento positivo è stato attribuito alla combinazione di fattori come i programmi di screening per la diagnosi precoce e la minore diffusione di abitudini di vita come il fumo. Tra gli approcci proposti per ridurre il rischio di comparsa del cancro del colon-retto c’è stata anche la chemoprevenzione, vale a dire la somministrazione di farmaci e di altri prodotti, dall’acido acetilsalicilico alla vitamina D. L’Associazione Americana della Gastroenterologia ha formulato una serie di raccomandazioni sulla chemoprevenzione del cancro del colon-retto, dopo avere analizzato a fondo la letteratura scientifica sull’argomento. Il documento ha sgombrato il campo da alcune soluzioni proposte in passato per la chemoprevenzione, che non sono supportate da evidenze solide o che non hanno un bilancio vantaggioso fra efficacia e sicurezza. Nell’introduzione a tali raccomandazioni si specifica che esse sono formulate in modo da esprimere la solidità maggiore (dovrebbero/non dovrebbero) o minore (potrebbero) delle evidenze sulle quali sono fondate.
- In individui a rischio medio di sviluppo di cancro del colon-retto, che siano più giovani di 70 anni, che abbiano un’aspettativa di vita di almeno 10 anni, che abbiano un rischio di malattia cardiovascolare a 10 anni di meno del 10% e che non siano a rischio elevato di sanguinamento, i medici dovrebbero usare l’acido acetilsalicilico a basse dosi per ridurre l’incidenza del cancro del colon-retto e il rischio di decesso associato alla malattia.
- In soggetti che hanno avuto il cancro del colon-retto i medici dovrebbero considerare l’uso dell’acido acetilsalicilico per prevenire una recidiva della malattia.
- Negli individui a rischio medio di cancro del colon-retto i medici non dovrebbero usare farmaci anti-infiammatori non steroidei diversi dall’acido acetilsalicilico nella prevenzione del cancro del colon-retto, per il rischio sostanziale di sviluppo di malattie cardiovascolari e gastrointestinali.Nei soggetti con diabete di tipo 2 i medici potrebbero considerare l’uso della metformina per prevenire la neoplasia del colon-retto.
- Negli individui con cancro del colon-retto e con diabete di tipo 2 i medici potrebbero considerare l’uso della metformina per ridurre il rischio di decesso da tumore del colon-retto.I medici non dovrebbero considerare l’uso del calcio o della vitamina D, né individualmente né associati, per prevenire il cancro del colon-retto.I medici non dovrebbero usare l’acido folico per prevenire la neoplasia del colon-retto.Nei soggetti con un rischio medio di cancro del colon-retto i medici non dovrebbero usare statine per prevenire la comparsa di tale tumore.In individui che hanno avuto il cancro del colon-retto i medici non dovrebbero usare statine per ridurre il rischio di decesso attribuibile alla malattia.
Sulla prevenzione dei tumori troppo spesso raccomandazioni fondate su solide evidenze si mescolano a soluzioni che non hanno dati a supporto altrettanto robusti. Per tale motivo è importante che l’Associazione Americana di Gastroenterologia, una delle Società Scientifiche più prestigiose del Mondo in questo settore, abbia pubblicato un documento che indirizza i medici verso gli approcci più efficaci.