Per le persone sottoposte a un trattamento curativo, con chirurgia e/o con radioterapia e/o con chemioterapia, va previsto un programma di controlli periodici ogni 3-4 mesi, per i primi 2 anni, e di 6 mesi per i tre anni successivi. Ciò vale, ovviamente, se nel frattempo non compaiono recidive. In occasione di ogni controllo vengono prescritti gli esami da eseguire: esami di laboratorio e marcatori tumorali, ecografia dell’addome, tomografia computerizzata, colonscopia e altri esami specifici del singolo quadro. Le verifiche di solito continuano per i 5 anni successivi all’avvenuta guarigione, poi il soggetto viene affidato al medico di medicina generale, per essere seguito nel tempo. I controlli servono a individuare tempestivamente eventuali recidive di malattia e, da tale tempestività, derivano importanti vantaggi in termini di sopravvivenza.
Una persona che guarisce da una malattia come il cancro può avere la tentazione, comprensibile, di “voltare pagina” e non pensare più ad essa. Sarebbe opportuno, invece, che non mancasse mai di eseguire le verifiche minime indispensabili negli anni successivi.
Vedere anche nella sezione Il tumore del colon-retto
- Incidenza del tumore del colon-retto
- Fattori di Rischio
- Sintomi del tumore del colon-retto
- Le metastasi da cancro del colon-retto
- Programmi di screening, prevenzione e diagnosi precoce del tumore del colon-retto
- La diagnosi e gli esami da eseguire nel tumore del colon-retto
- Diagnosi e stadiazione del tumore del colon-retto
- Trattamento del tumore del colon-retto
- Terapie farmacologiche in oncologia
- I geni e le proteine RAS
- Immunoterapia
- Come si usano le diverse terapie oncologiche
Tommaso Sacco
Bibliografia:
- I numeri del cancro in Italia 2017, AIOM-AIRTUM
- Linee guida AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) tumori del colon-retto, edizione 2017