La gestione della Sindrome di Pendred è multidisciplinare perchè comporta approcci mirati sulle diverse alterazioni che essa provoca. Per non accelerare l’evoluzione della sordità, bambini e adulti devono evitare qualsiasi occasione di trauma alla testa e di danno da pressione come quelli provocati dalle immersioni subacquee. Non è possibile evitare il peggioramento della sordità e, per questo, le persone affette dalla Sindrome di Pendred vengono abituate ad acquisire abilità di comunicazione alternative, oltre ad impiegare dispostivi che compensino la carenza e la perdita dell’udito. Si fa uso anche di un dispositivo denominato impianto cocleare che viene applicato con intervento chirurgico. Anche se esso non ristabilisce un udito normale, essa permette di aggirare le aree danneggiate e di trasmettere stimoli uditivi al cervello. Sebbene nei soggetti con gozzo la funzione della tiroide si mantenga abitualmente normale, è opportuno eseguire periodicamente controlli degli ormoni tiroidei e, nel caso si rilevi un ipotiroidismo, il trattamento consiste nella somministrazione di levotiroxina. Le ricerche che si stanno sviluppando in questo campo mirano anche a trovare future soluzioni che possano ovviare alla carenza della pendrina determinata dalle mutazioni del gene specifico.
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Tommaso Sacco
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