Ad oggi non esistono cure in grado di prevenire, bloccare o rallentare la comparsa della malattia, ma si dispone di molte soluzioni per controllare i sintomi, comprese le più gravi alterazioni del movimento. La gestione delle persone con malattia di Huntington dev’essere comunque multidisciplinare perché, in associazione ai farmaci, si usano altri approcci: dal supporto psicologico alla riabilitazione, dalla terapia respiratoria alla logopedia e alla riabilitazione delle funzioni cognitive. L’integrazione di questi interventi può migliorare sia i sintomi fisici, che quelli mentali della malattia. I farmaci si usano, in particolare, per gestire la corea, il rallentamento dei movimenti (bradicinesia), l’irritabilità, l’apatia, la depressione, l’ansia e le alterazioni del sonno. Si è molto discusso circa il beneficio, per le persone con malattia di Huntington, di una dieta particolarmente ricca di vitamine, coenzimi e altre sostanze come creatina e acidi grassi omega 3. Non è stata raccolta alcuna conferma definitiva dell’utilità una dieta di questo tipo. Negli stadi avanzati di malattia si può verificare un’eccessiva perdita di peso, che richiede l’utilizzo di alimenti ad alto contenuto di Calorie, sotto il controllo di uno specialista. I Centri che in tutto il Mondo si occupano di questa patologia fanno parte di una rete che condivide dati, informazioni e esiti delle ricerche. Questa organizzazione sta fornendo ottimi risultati in termini di pianificazione e sviluppo di nuove cure. Molte delle ricerche in questo campo sono sostenute dall’Associazione Americana dei Malati di Huntington e gli sforzi congiunti di ricercatori, medici e persone affette dalla malattia hanno fatto sì che, negli ultimi anni, i progetti sullo sviluppo di nuovi trattamenti si siano moltiplicati promettendo l’introduzione nella pratica clinica di nuove soluzioni per la gestione della malattia.
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Fonti
- Huntington Onlus
- Huntington's Disease Society of America
- US National Library of Medicine
- Corea di Huntington
- Mayo Clinic
- The biological function of the Huntingtin protein and its relevance to Huntington’s Disease pathology; Current Trends in Neurology, 2011 January 1; 5: 65–78.