Definita anche maternità surrogata o, in gergo giornalistico utero in affitto, consiste in una procedura della Procreazione Medicalmente Assistita una donna esterna alla coppia infertile accoglie nel proprio utero un ovocita fecondato con uno spermatozoo della femmina e del maschio di una coppia infertile. In questo caso, la madre “sostitutiva” si definisce madre gestazionale. Un’altra variante della stessa tecnica prevede che della madre sostitutiva si utilizzi un ovocita, fecondato con lo spermatozoo del maschio della coppia infertile. In questo caso essa diventa madre sia gestazionale che genetica. Una terza soluzione può prevedere che anche lo spermatozoo che feconda l’ovocita della madre sostitutiva provenga da un maschio esterno alla coppia. La maternità sostitutiva in Italia è vietata dalla Legge 40/2004 e nei paesi nei quali è eseguita, comporta la gestione di complessi aspetti di tipo morale, psicologico, deontologico e legale.