Con un emendamento al decreto fiscale approvato in via definitiva il 15 Dicembre 2021 e in vigore dal 21 Dicembre, il governo ha risolto il grosso problema creato dall’Inps di liquidare l’assegno mensile di assistenza per le persone con invalidità parziale solo nel caso in cui esse non lavorino.
In un recente messaggio, l’Inps aveva sottolineato che, poiché la Corte di Cassazione ha in diverse sentenze recenti affermato che il mancato svolgimento dell’attività lavorativa integra non già una mera condizione di erogabilità della prestazione ma, al pari del requisito sanitario, un elemento costitutivo del diritto alla prestazione assistenziale, la mancanza del quale è deducibile o rilevabile d’ufficio in qualsiasi stato e grado del giudizio, l’assegno mensile di €287 per chi è invalido parziale (tra il 74 e 99%) con un reddito inferiore a €4.931,29 poteva riceverlo solo chi non lavora. Questo ha scatenato una serie di polemiche e proteste da parte di tutto il fronte delle associazioni che si occupano di disabilità.
Grazie all’emendamento, l’assegno di invalidità per gli invalidi parziali che prestano attività lavorativa e hanno un reddito inferiore a €4.391 è stato ripristinato.
Fonte: Informazionefiscale.it; Studio Cataldi