La disabilità grave e i caregiver entrano a far parte delle categorie prioritarie per quanto riguarda le vaccinazioni anti Covid, a seguito delle pressioni delle associazioni di categoria e il lavoro del Ministro per le Disabilità Erika Stefani.
Il Ministero della Salute ha “corretto” il piano di vaccinazione per includere nella categoria 1 – elevata fragilità – la disabilità grave (fisica, sensoriale, intellettiva e psichica), i familiari conviventi e i caregiver che forniscono assistenza continuativa in forma gratuita o a contratto.
Non solo. Anche per le patologie precedentemente indicate vengono indicate come prioritari i conviventi e, nel caso di minori che rientrano nella definizione di estremamente vulnerabili e che non possono essere vaccinati per mancanza di vaccini indicati per la loro fascia di età, andranno vaccinare i relativi genitori/tutori/affidatari. Sono state incluse anche altre patologie prioritarie.
Le raccomandazioni del Ministero della Salute
Secondo le raccomandazioni del Ministero della Salute sulle vaccinazioni anti-Covid, dopo la prima fase, nella quale sono stai vaccinati gli operatori sanitari e sociosanitari, il personale e gli ospiti dei presidi residenziali per anziani e gli anziani over 80 anni, sono sei le categorie di priorità nel piano nazionale di vaccinazione.
Categoria 1
Le persone estremamente vulnerabili, affette da condizioni che per danno d’organo pre-esistente, o che in ragione di una compromissione della risposta immunitaria a SARS-CoV-2 hanno un rischio particolarmente elevato di sviluppare forme gravi o letali di COVID-19, a partire dai 16 anni di età.
Tale categoria è definita dall’insieme dei pazienti affetti dalle patologie sotto riportate indipendentemente dall’età.
Patologia Definizione Malattie Respiratorie Fibrosi polmonare idiopatica; altre patologie che necessitino di ossigenoterapia Malattie cardiocircolatorie Scompenso cardiaco in classe avanzata (III-IV NYHA); pazienti post shock cardiogeno Malattie Neurologiche Sclerosi laterale amiotrofica e altre malattie del motoneurone; sclerosi multipla; distrofia muscolare; paralisi cerebrali infantili; pazienti in trattamento con farmaci biologici o terapie immunodepressive*; miastenia gravis; patologie neurologiche disimmuni Diabete/altre endocrinopatie severe (quali morbo di Addison) Soggetti con diabete di tipo 1; soggetti con diabete di tipo 2 che necessitano di almeno 2 farmaci per il diabete o che hanno sviluppato complicanze; soggetti con morbo di Addison; soggetti con panipopituitarismo Fibrosi cistica Pazienti da considerare per definizione ad alta fragilità per le implicazioni respiratorie tipiche della patologia di base Insufficienza renale/patologia renale Pazienti sottoposti a trattamento dialitico cronico Malattie autoimmuni –immunodeficienze primitive Pazienti con grave compromissione polmonare o marcata immunodeficienza*; pazienti con immunodepressione secondaria a trattamento terapeutico* Malattia epatica Pazienti con diagnosi di cirrosi epatica Malattie cerebrovascolari Evento ischemico-emorragico cerebrale che abbia compromesso l’autonomia neurologica e cognitiva del paziente affetto; persone che hanno subito un ictus nel 2020 e per gi anni precedenti con ranking maggiore o uguale a 3 Patologia oncologica Pazienti con patologia tumorale maligna in fase avanzata non in remissione; pazienti onco-ematologici in trattamento con farmaci immunosoppressivi, mielosoppressivio a meno di 6 mesi dalla sospensione delle cure* Emoglobinopatie Pazienti affetti da talassemia, anemia a cellule falciformi. Sindrome di Down Tutti i pazienti con sindrome di Down in ragione della loro parziale competenza immunologica e della assai frequente presenza di cardiopatie congenite sono da ritenersi fragili Trapianto di organo solido e di cellule staminali emopoietiche pazienti in lista d’attesa o trapiantati di organo solido *; pazienti in attesa o sottoposti a trapianto (sia autologo che allogenico) di cellule staminali emopoietiche (CSE) dopo i 3 mesi e fino ad un anno, quando viene generalmente sospesa la terapia immunosoppressiva*; pazienti trapiantati di CSE anche dopo il primo anno, nel caso che abbiano sviluppato una malattia del trapianto contro l’ospite cronica, in terapia immunosoppressiva* Grave obesità Pazienti con BMI maggiore di 35 HIV Pazienti con diagnosi di AIDS o <200 CD4
Note
*Vaccinare anche i conviventi
Nel caso di minori che rientrano nella definizione di estremamente vulnerabilieche non possono essere vaccinati per mancanza di vaccini indicati per la lorofascia di età, vaccinarei relativi genitori/tutori/affidatari.
Disabilità Gravi
Condizione | Definizione |
Disabilità (fisica, sensoriale, intellettiva, psichica) | Disabili gravi ai sensi della legge 104/1992 art.3 comma 3 e familiari conviventi e caregiver che forniscono assistenza continuativa in forma gratuita o a contratto |
Categoria 2
Le persone tra i 75 e i 79 anni d’età.
Categoria 3
Le persone tra i 70 e i 74 anni d’età.
Categoria 4
La quarta categoria è nuovamente articolata tenendo conto dell’aumentato rischio clinico di persone affette da patologie o situazioni di compromissione immunologica che possono aumentare il rischio di sviluppare forme severe di COVID-19 seppur senza quella connotazione di gravità riportata nella tabella 1. In gran parte, le tipologie di patologie prese in considerazione sono le medesime assunte per la categoria 1 (le persone estremamente vulnerabili), ma il livello di gravità considerato è inferiore, oltre ad essere associato ad una età anagrafica inferiore ai 70 anni (gli over 70 saranno, a questo punto, già stati vaccinati). Pertanto, il rischio di letalità conseguente all’esposizione al Covid-19 risulta essere inferiore.
Tale categoria è definita dall’insieme dei pazienti affetti dalle patologie sotto riportate.
Patologia Malattie Respiratorie Malattie cardiocircolatorie Malattie neurologiche Diabete/altre endocrinopatie HIV Insufficienza renale/patologia renale Ipertensione arteriosa Malattie autoimmuni/Immunodeficienze primitive Malattia epatica Malattie cerebrovascolari Patologia oncologica
Categoria 5
Le persone tra i 55 e i 69 anni d’età.
Categoria 6
Soggetti di età inferiore a 55 anni (dai 18 ai 54 anni) senza condizioni che aumentano il rischio clinico. Le priorità di somministrazione per questa categoria potrà essere considerata per il personale scolastico e universitario docente e non docente, per le Forze armate e di Polizia, per i luoghi a rischio quali penitenziari e luoghi di comunità e per il personale di altri servizi essenziali e a seguire il resto della popolazione.
Fonti: Ministero della Salute, Fish