Il campione di rispondenti che ha partecipato all’indagine risulta distribuito in modo sostanzialmente omogeneo sul territorio nazionale, mentre, per quanto riguarda le caratteristiche sociali ed anagrafiche dei rispondenti, ad operare una inevitabile selezione sono state le specificità cliniche della Sclerosi Multipla. La malattia colpisce infatti prevalentemente le donne ed esordisce generalmente tra i 20 ed i 40 anni di età (con un picco a ridosso dei 30 anni).
Si tratta di specificità che si riflettono in modo piuttosto nitido sulle caratteristiche strutturali del campione, laddove le donne costituiscono il 63,8% dei rispondenti (contro il 36,2% degli uomini) e oltre i due terzi di essi sono in età compresa tra i 35 ed i 64 anni (tab. 1).
Le variabili anagrafiche e generazionali influenzano chiaramente anche il profilo culturale del campione che, nella maggior parte dei casi, è composto da persone che possiedono un diploma di scuola superiore (58,1%), poco più di un quarto di essi ha la laurea (il 26,6%) mentre il 15,3% non ha più della licenza media.
Un altro aspetto che ricopre una importanza centrale nel definire le condizioni e le priorità degli intervistati è rappresentato dal livello percepito di disabilità . Come si vedrà più avanti, infatti, i pazienti di Sclerosi Multipla possono vivere condizioni molto diverse tra loro, e anche la stessa persona può sperimentare nel corso della sua vita livelli di disabilità molto diversi.
Tab. 1 – Caratteristiche strutturali del campione (val. %)
% |
|
Sesso | |
Maschio | 36,2 |
Femmina | 63,8 |
Età | |
Fino a 24 anni | 2,7 |
25-34 | 13,9 |
35-44 | 23,9 |
45-54 | 28,2 |
55-64 | 26,2 |
65 e oltre | 5,1 |
Area geografica | |
Nord Ovest | 24,3 |
Nord Est | 19,6 |
Centro | 23,3 |
Sud e Isole | 32,8 |
Livello di istruzione | |
Fino a licenza media inferiore | 15,3 |
Diploma scuola media superiore | 58,1 |
Laurea | 26,6 |
Livello di disabilità percepito | |
Assente | 9,0 |
Lieve | 26,1 |
Moderato | 33,4 |
Grave | 25,8 |
Molto grave | 5,7 |
Totale | 100,0 |
Fonte: indagine Censis, AISM e Fondazione Cesare Serono 2011
Il fatto che il livello di disabilità considerato sia quello percepito, inoltre, offre un dato che se può essere “impreciso” rispetto ad una misurazione più obbiettiva, proprio per questo, però, fornisce un grado di profondità maggiore, dal momento che propone una sintesi delle condizioni non solo cliniche, ma anche ambientali, sociali e psicologiche in cui la persona vive.