Per quanto riguarda la disabilità nell'età giovane e adulta, nell'ambito del progetto di ricerca è stato realizzato un approfondimento sulla sclerosi multipla, ed anche l'indagine sulla popolazione ha previsto una sezione specificamente dedicata a questo tema.
La SM è una patologia che gode di una certa visibilità sui media, grazie soprattutto all'opera di comunicazione e sensibilizzazione promossa dalle associazioni dei pazienti. Tuttavia, anche a questo proposito, le conoscenze degli italiani, di quel 64,9% che indica di sapere che cos'è, sono estremamente deficitarie.
Se infatti l'87,6% degli italiani che hanno dichiarato di sapere che cos'è la sclerosi multipla sa che si tratta di una malattia che colpisce il sistema nervoso centrale (il cervello e il midollo spinale), e il 55,5% colloca correttamente l'età caratteristica dell'esordio della SM intorno ai 30 anni, in effetti moltissimi rispondenti sembrano avere poco chiare le specificità della SM, e in molti casi confonderla con altre patologie, probabilmente soprattutto con la Sclerosi Laterale Amiotrofica (fig. 7).
Fig. 7 - Le conoscenze e le opinioni corrette a proposito della sclerosi multipla, per titolo di studio (val. %)
La sclerosi multipla che colpisce il sistema nervoso centrale (cervello e midollo spinale)
La sclerosi multipla colpisce sopratutto le persone attorno ai 30 anni di età

Il 62,7% pensa infatti che le persone colpite dalla SM perdano presto la mobilità , ossia finiscano presto in sedia a rotelle, addirittura 3 italiani su 4 (il 74,6%) hanno l'errata convinzione che le persone con SM abbiano un'aspettativa di vita molto inferiore alla media (ossia che vivano meno a lungo), ed è il 60,7% a pensare che con la sclerosi multipla non sia possibile vivere una vita normale (fig. 8).
Fig. 8 - Le conoscenze e le opinioni scorrette a proposito della sclerosi multipla, per titolo di studio (val. %)
Con la sclerosi multipla si può vivere una vita normale 
Se in quest'ultimo caso si può trattare di un'opinione, secondo la quale una vita con disabilità non possa essere considerata normale (e comunque si tratterebbe di un'opinione sintomatica di un approccio estremamente riduttivo e superficiale al tema), nel caso dell'aspettativa di vita o della perdita immediata della mobilità appare evidente che le conoscenze degli italiani appaiono decisamente limitate a proposito di sclerosi multipla. E di nuovo sembra di assistere a quella dinamica per cui il fatto eclatante o mediaticamente più efficace copre o cancella il resto, e dunque la letalità e la drammaticità di una malattia con un nome simile (ma assai diversa nei fatti, oltre che fortunatamente più rara) si sovrappongono dal punto di vista mediatico alle limitazioni e ai problemi con i quali si trovano a doversi confrontare ogni giorno i quasi 60.000 italiani che vivono con la sclerosi multipla.