Già nel 2013 era stato manifestato il sostegno alla frase prenatale e neonatale relativa elle politiche della salute delle persone con disabilità, integrazione socio-sanitaria, un punto unico di accesso ai servizi e altri interventi in ambito di abilitazione e riabilitazione continua. Molte di queste misure non sono state ancora raggiunte.
Inoltre molte delle politiche sanitarie sono ancora incentrare sulla malattia e non sulla persona con disabilità. Il processo di integrazione è ben lontano e in alcune aree dell’Italia è ancora difficile costruire progetti ad hoc e personalizzati.
Sono poi pochi i servizi di diagnosi precoce, screening neonatale, è carente la raccolta del consenso informato, non è valorizzato l’empowerment. Inoltre si continua a manifestare il principio della compensazione della menoamazione, principio che si continua a manifestare anche nell’erogazione dei servizi. Insomma, in parole povere, ogni aspetto non risponde a quanto richiesto dalla Convenzione ONU e si tende a ricorrere troppo spesso a istituzioni o a politiche del dopo e durante noi.
Il programma d’azione, al contrario, favorisce interventi in vari ambiti per favorire l’accesso alle cure, condividere un’azione programmatica, garantire processi di cura basati sull’evidenza scientifica, adeguare le norme e l’amministrazione alla Convenzione e rivedere anche le forme di approvvigionamento ed erogazione di ausili.
La prima azione è la definizione dei LEA, bisogna definire l’accesso alle cure e deve essere eguale in tutto il Paese con un nuovo nomenclatore delle protesi e degli ausili; l’identificazione dei LEA, l’approvazione della Legge stabilita e l’attuazione degli stessi LEA e del dopo di noi. Un’operazione che interessa i ministeri del Lavoro e delle Politiche Sociali e quello della Salute in collaborazione con le Regioni, gli Enti Locali, gli Assessorati alla Sanità, le ASL, gli ospedali, i medici di Medicina Generale, le Organizzazioni delle persone con disabilità e altre del Terzo Settore, l’Agenzia per i Servizi Sanitari Regionali (AGENAS) e l’ISS. Non sono previsti costi aggiuntivi.
La seconda riguarda la stesura di linee guida che riguardano azioni sviluppo, dell’integrazione sociosanitaria, di miglioramento dell’efficacia dell’azione programmatica. Si deve ideare un’azione programmatica e continuativa, estesa e integrata con gli interventi socio-sanitari dedicati alle persone con disabilità. La lunga lista d’azioni specifiche sarà messa in atto dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e della Salute in collaborazione con le Regioni, gli Enti Locali, le ASL, le organizzazioni di medici di Medicina generale, le Organizzazioni delle persone con disabilità e altre del Terzo Settore, l’AGENAS) e l’ISS. Non sono previsti costi aggiuntivi, il processo di revisione punta, invece, a rendere più efficace la spesa.
La terza azione riguarda lo sviluppo di strumenti regolamentari, indagini tematiche e sistema informativo, sono interventi amministrativi generali e operativi tesi a garantire processi di cura e assistenza basati sull’evidenza scientifica e sulla valutazione degli esiti. Promossa dai ministeri del Lavoro e delle Politiche Sociali e quello della Salute in collaborazione con le Regioni, gli Enti Locali, gli Assessorati alla Sanità, i medici di Medicina Generale, le Organizzazioni delle persone con disabilità e altre del Terzo Settore, l’Agenzia per i Servizi Sanitari Regionali (AGENAS) e ISTAT. Questa linea d’intervento va contestualizzata all’interno degli ordinari processi di pianificazione e budget.
Le altre linee d’azione del Programma d’azione biennale per la promozione dei diritti e l’integrazione delle persone con disabilità:
- Riconoscimento della condizione di disabilità, valutazione multidimensionale finalizzata a sostenere il sistema di accesso a servizi e benefici e progettazione personalizzata
- Politiche, servizi e modelli organizzativi per la vita indipendente e l’inclusione nella Società
- Inclusione scolastica e processi formativi
- Lavoro e occupazione
- Promozione e attuazione dei principi di accessibilità e mobilità
- Cooperazione internazionale e proiezione internazionale delle politiche sulla disabilità
- Sviluppo del sistema statistico e del monitoraggio dell’attuazione delle politiche
Sezione a cura di Chiara Laganà
Fonte: Gazzetta Ufficiale