L’Italia ha adottato il secondo Programma d’azione biennale per la promozione dei diritti e l’integrazione delle persone con disabilità. Il primo, adottato nel 2013, ha cambiato la condizione di disabilità nel nostro Paese: per la prima volta i disabili non vengono più trincerati all’interno delle politiche di welfare, ma diventano un soggetto delle politiche nazionali, regionali e locali.
In questo modo l’Italia aveva ratificato la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità (L n°18 del 2009) e aveva cambiato la sua visione delle persone affette da disabilita. Non più “minorati”, ma persone con diversità da valorizzare.
Le linee d’azione sono otto e sono così articolate:
- Riconoscimento della condizione di disabilità, valutazione multidimensionale finalizzata a sostenere il sistema di accesso a servizi e benefici e progettazione personalizzata
- Politiche, servizi e modelli organizzativi per la vita indipendente e l’inclusione nella Società
- Salute, diritto alla vita, abilitazione e riabilitazione
- Inclusione scolastica e processi formativi
- Lavoro e occupazione
- Promozione e attuazione dei principi di accessibilità e mobilità
- Cooperazione internazionale e proiezione internazionale delle politiche sulla disabilità
- Sviluppo del sistema statistico e del monitoraggio dell’attuazione delle politiche
Sezione a cura di Chiara Laganà
Fonte: Gazzetta Ufficiale